domenica 29 giugno 2008

Amate Adea

"Amate adea" potrebbe essere lo slogan pubblicitario giusto per la nostra associazione , invece è il titolo di una canzone di Karl Jenkins , compositore gallese, tratta dal suo primo album "Songs of Sanctuary" uscito nel 1995 ( e quindi molto prima della nascita di Adea amici degli alberi) all'interno del progetto Adiemus.


Karl Jenkins

“Songs of Sanctuary” è un cammino, un viaggio che inizia dalle radici della musica, dalla percussione che affianca, accompagna, sottolinea, organizza la nostra esistenza, il nostro passo. È una riflessione, un attimo d’intimità, di meditazione, di preghiera ma anche d’incandescente energia. Karl Jenkins, nel progetto di composizione corale, propone una sapiente commistione tra il linguaggio musicale della tradizione classica europea e le influenze etniche di derivazione africana. Ogni album di Adiemus è una collezione di canzoni realizzate con melodie vocali armoniche accompagnate dall'orchestra. Non ci sono testi , i vocalisti cantano sillabe e parole inventate da Jenkins (Amate Adea era una previsione nell'aria, nella copertina su fondo blu c'è un uomo all'ombra di un albero,o solo pura casualità? Chiara la risposta : pura casualità...però che casualità!) il testo è stato scritto utilizzando i fonemi come suono strumentale con lo scopo di elevare al massimo grado il “melisma”, rimuovendo la distrazione, se si può chiamare tale, delle parole.
“Songs of Sanctuary”

ADIEMUS

IN CAELUM FERO

AMATE ADEA

TINTINNABULUM

CANTUS ITERATUS

KAYAMA
ed ecco il video
(anche questo con gli alberi con la canzone, oramai a tutti gli effetti il "nostro inno")

venerdì 27 giugno 2008

Alberi di Vita Vite d'Alberi

Ancora musica e alberi, non è forse vero che chi ama la musica ama gli alberi e viceversa?
Presentiamo nel blog Corrado Bungaro, musicista e violinista di Trento
che ha realizzato
Alberi di Vita Vite d'Alberi



ideato, scritto e diretto da Corrado Bungaro




Evento multimediale dedicato al linguaggio segreto degli alberi secolari. Su maxi schermo con le immagini degli alberi musicate dal vivo da una formazione acustica di legni, un quartetto d’archi. Il video ospita testimonianze del regista cinematografico Silvano Agosti, dello scultore-alpinista Mauro Corona e di altri personaggi, le cui vite si intrecciano con il mondo misterioso degli alberi.

Musiche di Philip Glass
con
Stefano Bellini, violino Corrado Bungaro, violino Emanuela Bungaro, viola Carlo La Manna, violoncello Luciano Olzer, live eletronics



dal vivo
15 agosto
Parco dello Stelvio
Rabbi (Tn)


Il CD Alberi con la piccola orchstra di legni Madre Selva presenta le musiche originali dello spettacolo multimediale Alberi di Vita Vite d'alberi, dedicato al linguaggio misterioso degli alberi ed alle testimonianze di persone la cui vita è collegata, in qualche modo, al mondo segreto degli alberi. Tra le testimonianze quella più significativa dell'autore cinematografico e scrittore Silvano Agosti. La registrazione di Alberi è avvenuta nel Settembre 2002 all'Isola di Capraia in una lunga e luminosa notte stellata. Per l'occasione è stata riaperta dopo trent'anni la Chiesa del Faro, disposta su una piccola insenatura, davanti al mare. Tra candele, stelle e profumo di mare si è registrato tutto d'un fiato, senza preoccuparsi troppo di ciò che poteva e non poteva andare. Vento, invisibile energia...si suona tutto dall'inizio alla fine, non ci si ferma, non si corregge, non si crea giudizio: tutta una tirata, così come si viene alla vita, adesso...pensieri farfalle e luna rossa e ancora vento...riflessi d'alberi


ALBERI
MadreSelva
Titoli
Alberi
Ombre
L’albero di Pizzo
Notte
India
Gesù di Nazareth
Foglie
Con
Corrado Bungaro, violino
Nicola Fadanelli, viola
Carlo Casillo, chitarra
Mattia Cappelletti, flauto/percussioni
Carlo La Manna, contrabbasso
Le composizioni sono di Carlo Casillo, tranne “Notte”di Mattia Cappelletti e “Gesù di Nazareth”di Maurice Jarre.
Arrangiamenti e libere interpretazioni a cura di MadreSelva.
Registrato da Luciano Olzer una notte stellata di settembre (2002)nella Chiesa del Faro sull’Isola di Capraia.
Il testo di presentazione è di Carlo La Manna
Mastering a cura di Marco Olivotto.
Prodotto da NaturalMente ArtEventi.
Maggiori informazioni su



giovedì 19 giugno 2008

Gli alberi a roma. La storia e il presente.


Associazione “Amici di Villa Strohl-fern”
“a charge de conserver l’aspect paysager de la villa en respectant les vieux arbres”

PER UNA NUOVA POLITICA DEGLI ALBERI IN CITTA’
SPUNTI, ARGOMENTI, LINEE DI RIFLESSIONE.




Antimo Palumbo
Parlerà sul tema

Gli alberi a Roma
La storia e il presente.

Mercoledì 25 Giugno 2008 ore 18 studio n.12
Via di Villa Ruffo 31, 00196 Roma tel. 339.20.36.276

martedì 17 giugno 2008

Paolo Ugoletti e la Cantata dei Grandi alberi

Maurice Denis The Muses 1893

Riceviamo con grande piacere e soddisfazione la mail di Paolo Ugoletti in merito alla “Cantata dei grandi alberi “ che potete e ascoltare e vedere sul nostro blog. Una mail che ci inorgoglisce e gratifica il nostro lavoro di promozione della cultura dell’albero.
“Cari amici degli alberi desidero esprimervi il mio più sentito ringraziamento per avere ospitato la mia musica sul vostro bellissimo sito, la mia Cantata dei Grandi Alberi ha qui trovato la sua naturale collocazione.
Grazie di cuore Paolo Ugoletti”

A questa prima mail sono seguite poi altre mail, che abbiamo sintetizzato in una breve presentazione dell’autore alla sua opera. Ringraziamo come amici degli alberi a nostra volta Paolo Ugoletti per le sue parole e per la sua musica “aulica e sacra” : un omaggio emozionante e spirituale all’energia dei grandi alberi del mondo. A questo ringraziamento uniamo la speranza di poter presto sentire la “Cantata dei grandi alberi” eseguita dal vivo anche in “territorio romano”.
“Ho molta familiarità con gli alberi per il fatto di essere nipote di un nonno e di zii artigiani del legno, a un altissimo livello, l'officina Rivadossi di Nave. Ne ho vicinanza fisica abitando in un luogo dove esistono bellissimi castagni ed ho da molto tempo una vera passione per l'antica letteratura irlandese. Sono un assiduo frequentatore di quei siti internet, inglesi in particolare, che hanno censito i grandi alberi dei loro rispettivi territori. La semplice vicinanza di un albero ha la capacità di appagare i miei sensi e di infondere in me una sensazione di concreta positività. Sono felice che tu abbia trovato un aspetto sacro nella mia musica perché questo è esattamente ciò che volevo trasmettere. Questa aura non risiede solo nelle parole, nei testi bellissimi che ho adottato e che sono tratti dalla ricchissima tradizione letteraria irlandese ( ho utilizzato frammenti da "La follia di Suibhne" ) ma è insita nel mio stesso operare compositivo. E' la solita, semplice, ineludibile storia del piccolo seme che nella terra sviluppa delle radici , un tronco e una grande chioma, il piccolo seme che unisce la terra al cielo crescendo e sviluppando in modi anche imprevisti ma senza strappi, senza interruzioni quel misterioso progetto che già era quando era "solo" un seme. La mia attitudine è quella di non forzare mai la musica in nessuna direzione. E’ un’ attitudine compositiva naturale, nel senso che opero senza forzature, senza strappi, senza interrompere mai il flusso generativo che credo di rinvenire nei piccoli semi musicali quali una breve melodia, un inciso ritmico, un accordo. Aggiungo che i brevi scritti di Mara Freeman sono per me stati stimolanti e propulsivi. Nella precedente lettera ti dicevo della profonda e concreta emozione mi dia lo stare vicino ad un grande albero: il percepirne la cangiante musica, la storia, la possanza, la capacità di aderire al mondo circostante senza perdere identità, di mutare e di restare uguale, di testimoniare .Credo che questo sia il senso del sacro che l'albero grande ci comunica. Ho utilizzato, nella mia cantata, i nomi dei cinque alberi sacri della tradizione celtico irlandese come un mantra: ho presentato la stessa musica tre volte , inalterata nella sostanza, ma diversificata nella forma sonora. E' attraverso queste piccole tecniche che credo di aver aderito al senso ed alla natura dei grandi alberi.

sabato 7 giugno 2008

The Arboretum in the world - 1.The Morton Arboretum

Parte da Giugno 2008 un viaggio virtuale nel mondo alla ricerca dei più importanti arboretum. Un viaggio per vedere alberi, scoprire giardini e alberi sistemati in maniera fantastica. Un'occasione per riportare in Italia questi contenuti.
Il video di questo mese è il video ufficiale, (presentano tutti i responsabili dello staff) del Morton Arboretum,che si trova nell'Illinois ed è stato fondato nel 1922 da Joy Morton , il più vecchio dei quattro figli di Sterling Morton il fondatore dell'Arbor Day, la festa nazionale americana dedicata agli alberi (noi l'abbiamo festeggiata quest'anno alla Biblioteca Rodari vedi il link http://www.06blog.it/post/3021/arbor-day-a-tor-tre-teste
Il video è in americano ma le immagini e le inquadrature sono bellissime e professionali.
Il signore, invece che vedete nella foto con in mano la pala è Joy Morton

L'indirizzo del Morton Arboretum è


Morton Arboretum 4100 Lincoln AveUninc DuPage County, IL, USA

Il sito invece (anche questo ben fatto ) è



Buon viaggio nel The Morton Arboretum