martedì 10 aprile 2012

Una giornata all’Orto Botanico di Roma
Sabato 28 Aprile 2012

dalle 10.30 alle 15.30
in compagnia di Antimo Palumbo, Storico degli alberi, che illustrerà la storia dell’Orto Botanico e del suo fondatore Pietro Romualdo Pirotta e darà la possibilità di conoscere e memorizzare storie, aneddoti e informazioni su 24 alberi dell’Orto, tra i quali : i due Platanus Orientalis L.( tra gli alberi più antichi di Roma); la Quercus suber L. di oltre 600 anni; il Fagus sylvatica L. di Cristina di Svezia; la Nannorrhops ritchieana (Griff.) H. Wendl. da record.

Programma
10.30 Ritrovo.
10.40 - 11.00 La storia dell'Orto Botanico di Roma.
11.00 -13.30 Due dozzine di alberi esatte - Prima parte.
13.30 - 14.00 Pranzo al sacco al Giardino giapponese.
14.00 - 15.30 Due dozzine di alberi esatti - Seconda parte

L’appuntamento è davanti all’ingresso dell’Orto Botanico in Largo Cristina di Svezia 24. Per iscriversi è necessario un sms di conferma ( entro le 21 del venerdì) al numero 339/762.50.85 o un messaggio alla segreteria telefonica del 06/43.86.318. La partecipazione all’incontro è riservata ai soci dell’Associazione Adea amici degli alberi con due modalità : Soci ordinari (tessera rossa): contributo di 5 euro e tessera gratuita + biglietto d’ingresso dell’Orto 6 Euro. Soci sostenitori (tessera verde): tessera annuale 35 euro, partecipazione all’ incontro gratuita, biglietto d’ingresso all’Orto 6 Euro.

mercoledì 4 aprile 2012

La bambina che ascoltava gli alberi
Un libro di Maria Loretta Giraldo
e Cristina Pieropan


"La bambina che ascoltava gli alberi" è un piccolo libricino per bambini di quaranta pagine, pubblicato l'anno scorso dalle Edizioni Corsare (18 Euro) con i testi di Maria Loretta Giraldo e le incisioni di Cristina Pieropan. Ci è piaciuta moltissimo la grafica e i suoi contenuti semplici ma allo stesso tempo pieni di ricamata poesia. E con le immagini di alcuni disegni di Cristina Pieropan tratti dal libro (che potete vedere cliccando sulla foto dell'artista ed entrando nel suo sito, nella voce pubblicazioni) che auguriamo, quindi, a tutti gli amici degli alberi delle splendide vacanze pasquali. Prima però postiamo anche il testo introduttivo al libro:
"La bambina che ascoltava gli alberi viveva in una piccola casa accanto a un parco tutto verde nel cuore antico della città. Aveva un caschetto sbarazzino, e due occhi allegri e una bocca sorridente. Quando ero piccola, mio papà si era messo in testa di insegnarmi a riconoscere gli alberi. Mi portava in collina e in campagna facendomi vedere le foglie, facendomi toccare quanto erano seghettate, o tonde, o porose; mi faceva carezzare il tronco, mi sollevava in alto perché contendessi i primi fichi ai merli golosi o raccogliessi ciliegi in grappoli di tre per farne orecchini originali. Mi raccontava che gli alberi hanno una voce, probabilmente anche il noce e i noccioli che si piantano in famiglia quando nasce un bambino (a proposito che albero si pianta a casa vostra quando nasce qualcuno?). La bambina sbarazzina di questa storia, che a tratti si fa seria all’improvviso, sa che gli alberi hanno una voce e un respiro, che serve il giusto silenzio per capire cosa ti voglion dire. Sul filo di queste pagine ne incontra quattro, ognuno col suo significato (la quercia è l’albero dell’ospitalità, la magnolia quello della bellezza e della nobiltà, il noce ha il dono della profezia, il faggio è la guida antica), che – complice un uccellino caduto dal nido – intrecciano una storia che la porta per un istante a farsi albero lei stessa, col vento nei capelli come fossero foglie, coi piedi nella terra come fossero radici. Un albo lieve lieve come il silenzio e lo sguardo che servono per sentire e vedere piccole presenze."
Cristina Pieropan