A distanza di quasi un anno, ecco un altro piccolo contributo per la vostra bacheca .Esso vuol essere una specie di appello pensato per suscitare azioni concrete...La vostra è una bellissima iniziativa, credo veramente che l'associazione Amici degli alberi, oltre alla propria vocazione culturale e di sensibilizzazione, possa diventare un punto di incontro finalizzato a tante piccole "realizzazioni" utili. Per facilitare i contatti fra i simpatizzanti, è importante che si possano riconoscere fra di loro, anche fuori dalla vostra sede... A tal fine, sarebbe fantastico se un vostro socio potesse creare un vero e proprio distintivo, magari un semplice albero stilizzato, da distribuire in giro anche fuori dal vs. ambito. L'articoletto accluso è firmato "l'osservatore anonimo", non perché io voglia rimanere nascosto (tanto il mio nominativo è già stato pubblicato sul vostro sito) ma perché possa servire da stimolo per tanti altri "osservatori anonimi" A risentirci, spero presto, e ancora complimenti per l'iniziativa.
L’albero, sorgente di vita
Si sta avvicinando la bella stagione. Con essa il caldo, le gite fuori porta, la (ri)scoperta della natura con tutte le sue bellezze. Ma ai nostri amici alberi serve anche l’acqua, tanta, perlomeno a quelli appena piantati. Purtroppo le piogge scarseggiano ogni anno di più …. Me ne parla spesso un amico di Milano che, essendo pensionato, trova il tempo per passeggiare e soprattutto per osservare… Osserva e nota troppi alberelli striminziti, mai innaffiati, che finiscono con il rinsecchirsi… Non solo lungo i viali metropolitani; talvolta anche in alcuni giardini condominiali o altri spazi privati. Possibile che nessuno se ne preoccupi?
Certo, ormai da anni, nelle città, non c’è più il “custode”, costa troppo, ci si rivolge ad un’impresa che viene ogni tanto a “sistemare” le piante. Una volta, forse, sarebbe bastato. C’erano le piogge, a cadenze regolari, secondo il ritmo, che si riteneva immutabile, delle stagioni. Ma adesso c’è, a quanto sembra, un notevole cambiamento climatico, e poco importa che esso sia determinato, come qualcuno dice, dall’uomo, o che risponda alle leggi della Natura.
Eppure basterebbe poco, per salvarle, quelle piante. Chi impedisce condomini, coinquilini di mettersi d’accordo tra di loro, per spartirsi, a turno, il compito di bagnare giardini ed alberi. O, se proprio mancasse il tempo, di fare una colletta a favore di qualche pensionato del vicinato, sicuramente disposto a dare una mano.
Si potrebbe pensare ad iniziative più ambiziose. L’anno scorso, per esempio, sono andato in Calabria. Era settembre, tempo ancora bello, coste ioniche e tirreniche splendide, monumenti ragguardevoli. Ma il piacere del tour era annullato dal vedere i panorami paesaggistici trasformati in lande nerastre dagli incendi estivi. Ma ancor di più, forse, dal notare vaste zone nelle quali gli alberi letteralmente soffrivano per mancanza di acqua e di cure. Possibile che non sorgano, spontaneamente, che so, gruppi di volontari di spirito boy scout, disposti a “rimediare” in qualche maniera, (auto)mobilitandosi senza aspettare un improbabile appoggio dall’alto?
Se ci sono notizie di iniziative utili, ditecelo, fatelo sapere in giro, la forza dell’esempio è grande. Ad una prima segnalazione di realizzazione valida seguiranno tante altre, per effetto del ben noto spirito di imitazione!
L’osservatore anonimo
Certo, ormai da anni, nelle città, non c’è più il “custode”, costa troppo, ci si rivolge ad un’impresa che viene ogni tanto a “sistemare” le piante. Una volta, forse, sarebbe bastato. C’erano le piogge, a cadenze regolari, secondo il ritmo, che si riteneva immutabile, delle stagioni. Ma adesso c’è, a quanto sembra, un notevole cambiamento climatico, e poco importa che esso sia determinato, come qualcuno dice, dall’uomo, o che risponda alle leggi della Natura.
Eppure basterebbe poco, per salvarle, quelle piante. Chi impedisce condomini, coinquilini di mettersi d’accordo tra di loro, per spartirsi, a turno, il compito di bagnare giardini ed alberi. O, se proprio mancasse il tempo, di fare una colletta a favore di qualche pensionato del vicinato, sicuramente disposto a dare una mano.
Si potrebbe pensare ad iniziative più ambiziose. L’anno scorso, per esempio, sono andato in Calabria. Era settembre, tempo ancora bello, coste ioniche e tirreniche splendide, monumenti ragguardevoli. Ma il piacere del tour era annullato dal vedere i panorami paesaggistici trasformati in lande nerastre dagli incendi estivi. Ma ancor di più, forse, dal notare vaste zone nelle quali gli alberi letteralmente soffrivano per mancanza di acqua e di cure. Possibile che non sorgano, spontaneamente, che so, gruppi di volontari di spirito boy scout, disposti a “rimediare” in qualche maniera, (auto)mobilitandosi senza aspettare un improbabile appoggio dall’alto?
Se ci sono notizie di iniziative utili, ditecelo, fatelo sapere in giro, la forza dell’esempio è grande. Ad una prima segnalazione di realizzazione valida seguiranno tante altre, per effetto del ben noto spirito di imitazione!
L’osservatore anonimo