lunedì 23 novembre 2009

Gli alberi nuovi
Storie di illustratori botanici dei grandi viaggi 
per mare tra il XVIII e il XIX secolo.

Banksia coccinea R. Br. disegnata da Ferdinand Bauer

una conferenza 
di
Antimo Palumbo

Domenica 6 Dicembre 2009
ore 12.00
Faleria (Viterbo)
in occasione del Convegno
La foto rupestre 2009
Il viaggiatore tra storia, archeologia e natura 
in un appuntamento tra arte e scienza
Ingresso gratuito
Documentare fedelmente e catalogare, due necessità che da sempre contraddistinguono la ricerca scientifica e in particolar modo quella botanica. In una conferenza della durata di sessanta minuti ripercorreremo insieme le storie appassionate e avvincenti dei grandi viaggi per mare di James Cook , Louis Antoine de Bougainville, Alexander von Humboldt e degli illustratori botanici , che parteciparono a questi viaggi per riportare su carta, attraverso schizzi e disegni , le preziose informazioni sulle nuove specie di alberi e piante ,completamente sconosciuti ai nostri emisferi, che i botanici andavano scoprendo in gran numero. In un’epoca nella quale la fotografia non era stata ancora inventata, gli illustratori, pittori e artisti, precursori dei fotoreporter dei nostri tempi, spesso lavorando nell’anonimato e in condizioni impossibili diedero il loro importante contributo alla scienza botanica e alla storia degli alberi, grazie alle loro tavole che portarono nella cultura europea la conoscenza di alberi nuovi dai fiori e frutti meravigliosi e straordinari e la possibilità successiva di piantarli e crescerli al di fuori del proprio habitat naturale.
Come raggiungere Faleria :
S.S. Flaminia direzione Civita Castellana, bivio Rignano Flaminio S.P. Falisca.
S.S. Cassia bis, uscita Settevene direzione Mazzano Romano.
In occasione del Convegno, da parte degli organizzatori, è stata fatta una convenzione con il ristorante Antica Stabia di Faleria che organizzerà il pranzo con due primi, 2 secondi, contorno e bevande al prezzo di 15 euro.
E' preferibile prenotare entro sabato 5 allo 0761587631.

venerdì 20 novembre 2009

Riserva Naturale Regionale Monterano
Sabato 28 Novembre 2009

Appuntamento ore 10 Piazza Tubingen (di fronte all'ingresso della Riserva)

L'Associazione Adea amici degli alberi organizza per la mattina di Sabato 28 Novembre una visita gratuita riservata ai soci dell'Associazione alla Riserva Naturale Regionale Monterano. Sarà un'occasione per scoprire un'area verde protetta di incomparabile bellezza e per conoscere ed esplorare i suoi alberi ricchi di storia e tradizione. In particolare andremo insieme a scoprire il Ficus carica, fico comune, che cresce oramai da diversi anni all'interno della grande chiesa sconsacrata. La Riserva Naturale Monterano, istituita nel 1988, tutela uno degli angoli più rappresentativi ed intatti della Tuscia Romana, tra i Monti della Tolfa e i Monti Sabatini, tutelati da un’altra area protetta. La Riserva Naturale, con i suoi paesaggi naturali e le rovine dell’antica Monterano (con il suo palazzo ducale, l’acquedotto su ardite arcate, la splendida fontana berniniana del leone, il Convento di S. Bonaventura e il tessuto di edifici minori che spesso affondano le loro radici su antiche preesistenze etrusche) in cui sono stati ambientati decine di film, dopo un ampliamento dei suoi confini nel 1993, copre oggi poco più di 1.000 ettari di terreno, che custodiscono una grande varietà di ambienti ed una esuberante biodiversità .Boschi collinari, forre vulcaniche con vegetazione tipica e felci rarissime, prato-pascoli con la loro tipica flora e fauna; il tutto attraversato da un corso d’acqua, il Fiume Mignone. Inclusa nei Siti di Interesse Comunitario che costituiscono il patrimonio dell’intera Unione Europea, la Riserva nutre un grande interesse storico-archeologico, ma è anche fonte di continue suggestioni paesaggistiche. Oggi questo ricco patrimonio culturale, grazie alla presenza dell’area protetta, è oggetto di accurati restauri conservativi che contrastano l’incessante opera demolitrice del progresso, degli uomini e del tempo.

Riserva naturale regionale Monterano

La partecipazione è gratuita, riservata ai soci dell'Associazione, a numero chiuso (max 30 persone). Si può prenotare mandando una mail a amicideglialberi@hotmail.com o un sms al 339.762.50.85 o un messaggio allo 06/43.86.318. Una volta raggiunto il numero di 30 prenotazioni metteremo un avviso sul blog che annuncia la chiusura delle iscrizioni. L'appuntamento è per le ore 10 davanti all'ingresso della Riserva in piazza Tubingen nei pressi di Canale Monterano.

Come arrivare : in auto e con mezzi propri:

- da Roma Nord: Cassia Veientana (Cassia Bis) - Cesano - Osteria Nuova - Bracciano - Manziana - Canale Monterano;
- da Roma Sud: Raccordo Anulare - Aurelia o Autostrada per Civitavecchia - Cerveteri -Bracciano - Manziana - Canale Monterano.
In treno : linea regionale Roma/Viterbo/Roma - FR3
Da Roma Ostiense la mattina di sabato partono due treni per raggiungere in tempo l'appuntamento : il primo parte alle ore 7.52 arriva alle 9.03 a Manziana (consigliato) il secondo parte alle 8.52 e arriva alle 10.03 a Manziana). Dopo la Stazione Ostiense si ferma a : Roma Trastevere - Roma S.Pietro - Valle Aurelia - Appiano Proba Petronia - Roma Balduina - Gemelli - Monte Mario - S.Filippo Neri - Ottavia - Ipogeo degli Ottavi - La Giustiniana - La Storta - Formello - Olgiata - Cesano di Roma - Anguillara -Vigna di Valle Bracciano - Manziana - Canale Monterano.

domenica 1 novembre 2009

Gli alberi di Kahlil Gibran
"Trees are poems the earth writes upon the sky.
We fell them down and turn them into paper.
That we may record our emptiness."
La statua di Kahlil Gibran (1883-1931) che si trova nei pressi
della sua abitazione e dalla quale, quasi magicamente, un pino sembra sbucare dalla sua testa.
Riceviamo da Cynthia questo splendido reportage del suo viaggio a Bsharre (o Bcharrè) nel Libano patria del poeta Kahlil Gibran e delle secolari ed originarie foreste di Cedro del Libano che si trovano sulle montagne , a 2000 metri di altezza, sulle quali il Re Salomone mandò " quattro volte ventimila taglialegna" per procurarsi il legno con il quale avrebbe costruito poi il Tempio di Gerusalemme.
La città di Bcharrè vista dall'alto.
Gli Alberi di Khalil Gibran
Bcharrè, Libano settentrionale, è la città natale di Khalil Gibran un caratteristico villaggio di montagna. Il tragitto in macchina da Beirut è piacevole il paesaggio brullo, arso ricorda molto l'entroterra abruzzo-molisano. La casa natale del poeta è molto bella, piccola, raccolta, modesta e antica. Anche il museo , situato nel Monastero di Mar Sarkis vicinissimo alla casa, è affascinante soprattutto la raccolta dei suoi dipinti, la biblioteca e la tomba, semplice ed essenziale, dove è visibile in arabo la seguente iscrizione “Qui giace il nostro profeta Gibran: io non lascio dietro di me un pensiero, ma un cuore dolce di fame e di sete“.Il tutto è immerso nella foresta dei cedri, che purtroppo sta scomparendo. Oggi si cerca, attraverso un programma governativo, di ricreare un vivaio di questi alberi, emblema della nazione, un cedro è anche sulla bandiera. Purtroppo queste piante crescono molto lentamente, e ci vorrà del tempo prima che le meravigliose Foreste dei Cedri Sacri, patrimonio Unesco, possano tornare alla originaria bellezza. Un pò come lo stesso Libano che tenta con tanta energia di dimenticare le distruzioni del passato ricostruendo minuziosamente, puntando in alto per risollevarsi da tanto orrore con energia e speranza.
La foresta secolare di Cedri del Libano patrimonio mondiale dell'Unesco.

Uno stupendo e secolare Cedro del Libano.