Riceviamo dal nostro socio Marco Pacchierotti un contributo sull'opera che il grande fotografo americano Bruce Davidson , dell'Agenzia Magnum, ha voluto dedicare alla Natura a Parigi con una mostra che si è svolta lo scorso anno dal 13 Giugno al 2 Settembre.
LA NATURA DI PARIGI
"Parigi è chiamata sia la "Città della Luce" che la "Citta dell'amore" . E' anche la città dei grandi musei , della grandi facciate, dei monumenti storici, e dei ponti graziosi che titillano gli occhi, informano la mente e ringiovaniscono lo spirito. C'è un'altra Parigi a Parigi ,fatta di parchi pubblici a giardini in tuttà la città, e ancora un'altra . di giardini segreti che sono nascosti dietro mura private talvolta inaccessibili. Parigi ha accolto negli anni la produzione di un enorme numero di fotografi come: Eugene Atget, Henri Cartier Bresson, Willy Ronis, Robert Doisneau e Brassai . Le loro immagini di Parigi si sono impresse nel mio essere nei cinquant'anni della mia vita fotografica. Io sapevo che avrei dovuto superare una sfida per creare una visione di Parigi che fosse personale, appassionata e vera. E sapevo che avrei avuto bisogno di un lavoro che fosse un work in progress per la sua caratteristica di essere senza fine. E per questo che iniziai ad esplorare gli spazi verdi urbani di Parigi. Divenni consapevole dei suoi alberi antichi esposti al vento, della varietà di fiori e della schiera di piante vitali che sono parte integrale dell'esperienza parigina e aiutano a definire la sua bellezza e il suo significato. E pensavo a quali alberi vedevo e quali avrei dovuto rappresentare. La loro esperienza mi aveva ispirato la passione e sosteneva le mie richiesta durante il progetto.
In una giornata di inverno mentre vagavo per i Giardini del Luxembourg mi capita di osservare l'emozione provocata dai rami nodosi degli ippocastani che constrastano stoicamente contro il cielo opaco.
Mentre cammino lungo le banchine della Senna noto le forti e allo stesso tempo sensuali radici intrecciate di un solitario tiglio aggrappato alla terra per prendere i suoi nutrimenti e sopravvivere mentre il fiume gentile gli scorre accanto.
In un pomeriggio di tarda estate dietro Notre Dame trovai un giardino segreto con un letto di rose in piena fioritura. Nello sfondo le volanti ed legate a contrafforti ed diaboliche Gargoyles si vedono in contrasto con le fioriture intricate. Vicino alla base della Torre Eiffel ho scoperto invece un vecchio albero con il suo tronco consumato dal tempo e con i rami sporgenti che sembrano intrecciarsi con con le travi d'acciaio della struttura della Torre. Alla fine si fondono assieme e scompaiono nello spazio. Al Parco floreale di Vincennes oscurato sotto i bassi e accessibili rami di un albero ombroso io fotografo famiglie con bambini in movimento, amanti abbracciati , e figure solitarie sdraiate su prati lussureggianti. In Autunno io salgo sui gradini di pietra del Parco de la Turlure sulla cima di Montmartre.
Lì trovo fiori selvaggi sbocciati che si sovrappongono ai nudi rami di una robinia. La cupola del Sacre Coeur si protende sulla cima come una luna piena che sorge in una distesa desolata. In quel momento io sento che io sono nella Natura e la Natura è con me , sebbene presto realizzo che tutto ciò succede mentre sono in una città di di strade vitali, traffico pesante e congestionato. La vita delle piante che ho incontrato nei parchi e nei giardini da un dimensione del significato alla città della luce, la città dell'amore. Questa è la natura di Parigi."
L'INTERVISTA
Questo invece un passaggio dell'intervista rilasciata alla rivista americana FOCUS sul numero di Aprile 2008, in cui il passaggio chiave (per gli appassionati di Alberi, beninteso!) era il seguente:
FOCUS: "Qual'è il suo interesse nel fotografare attualmente?"
BRUCE DAVIDSON: "Sono interessato all'equilibrio della Natura e al significato della vegetazione che a volte passa inosservata nelle nostre vite. Ho appena finito un grande lavoro chiamato "La Natura di Parigi". E' andato in mostra alla "Maison Européenne de la Photographie" (M.E.P.) a Parigi. La mostra si è inaugurata nel Luglio del 2007 e si è chiusa a Settembre. A Parigi io penso di aver fatto un omaggio alla vegetazione. In questa città i monumenti prendono il sopravvento. Noi andiamo alla Torre Eiffel ma non ci rendiamo conto che un vecchio albero di 500 anni gli sta crescendo accanto. Quando noi andremo a vedere le foto questo sarà evidente. Il mio interesse è quello di far risvegliare la coscienza della gente , e la mia inclusa, al significato e alla necessità e al bisogno per uno spazio verde e ricco di una vegetazione.
Maggiori informazioni su Bruce Davidson si possono avere a questo link
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