Il grande albero
di Susanna Tamaro

Buon Natale a tutti, sempre "dalla parte degli alberi".
La trama :"Questa favola racconta di un abete che, inizialmente, è talmente piccolo da confondersi con le foglie dell’erba, ma poi diventa un albero possente che troneggia nel mezzo di un bosco e suscita ammirazione da parte di chiunque.La sua vita è diversa da quello degli altri alberi, incontra l’imperatore austriaco Francesco Giuseppe, viene accarezzato dalla principessa Sissi, si trova ad ascoltare i versi dei poeti e le frasi degli innamorati, ma, non è tutto rose e fiori, infatti rischia il suo legno, perché vorrebbero farlo diventare un violino. Un giorno, però, tutto cambia e viene portato nella piazza San Pietro a Roma per diventare un albero di Natale. Il suo destino sembra segnato, sembra non esserci più scampo, poiché tra lo smog della città, i rumori e l’agitazione, rischia di morire. L’abete, però, non si arrende e, fortunatamente, fa un incontro particolare. Crik è uno scoiattolo dal colore ramato, che abita sui suoi rami e che assieme ad un piccione, Numa Pompilio, cercherà in tutti i modi di salvarlo e tornare con lui nel bosco, nel suo habitat naturale. E intanto un uomo vestito di bianco, un puntino visto da piazza San Pietro, si affaccia dalle sue stanze e fa calare il silenzio in mezzo alla folla che resta a guardarlo in adorazione. Il Papa, è lui l’uomo speciale che può veramente aiutarlo e rendergli la sua vita migliore, quella passata.
Cliccando sulla copertina del libro pubblicato nel 2009 da Il battello a vapore si aprirà il sito dell'autrice con una breve scheda del libro.
Questa la recensione di Giulia Pacella uscita su "Elle"
"A un anno da Luisito, Susanna Tamaro ritorna in libreria con una fiaba piena di vita, speranza e poesia, dedicata ai bambini, ma – soprattutto – capace di parlare agli adulti. Il grande albero, infatti, è una storia d’amore sulla natura e sulla continuità della vita, una favola moderna in cui il protagonista è un abete centenario, che dovrà lasciare la sua radura per diventare l’albero di Natale di piazza San Pietro. Dietro la semplicità della trama si nasconde un vero racconto per l’anima, «un invito – come lo ha definito dalla stessa autrice – a ritrovare la capacità di ascoltare e vedere, a riscoprire e apprezzare la meraviglia di ciò che ci circonda con lo stupore e gli occhi di un bambino!». Ed è proprio questo il ruolo narrativo affidato a Crik – lo scoiattolo che vive sul grande albero – che ci guida in questa storia attraverso le sue avventure, determinato com’è a salvare il saggio abete dalla sua triste fine per riportarlo nel bosco. Il piccolo e ingenuo animale, infatti, è la rappresentazione della passione, della determinazione, della gioia di stupirsi per le cose semplici, è la volontà di lottare per qualcosa sfidando tutto, anche il destino. Un inguaribile ottimista da cui prendere spunto, perché come afferma lo stesso Crik: «Il destino non è nostro nemico. Ci offre solo l’occasione di diventare grandi!».
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