"Amate adea" potrebbe essere lo slogan pubblicitario giusto per la nostra associazione , invece è il titolo di una canzone di Karl Jenkins , compositore gallese, tratta dal suo primo album "Songs of Sanctuary" uscito nel 1995 ( e quindi molto prima della nascita di Adea amici degli alberi) all'interno del progetto Adiemus.
Karl Jenkins
“Songs of Sanctuary”
“Songs of Sanctuary” è un cammino, un viaggio che inizia dalle radici della musica, dalla percussione che affianca, accompagna, sottolinea, organizza la nostra esistenza, il nostro passo. È una riflessione, un attimo d’intimità, di meditazione, di preghiera ma anche d’incandescente energia. Karl Jenkins, nel progetto di composizione corale, propone una sapiente commistione tra il linguaggio musicale della tradizione classica europea e le influenze etniche di derivazione africana. Ogni album di Adiemus è una collezione di canzoni realizzate con melodie vocali armoniche accompagnate dall'orchestra. Non ci sono testi , i vocalisti cantano sillabe e parole inventate da Jenkins (Amate Adea era una previsione nell'aria, nella copertina su fondo blu c'è un uomo all'ombra di un albero, o solo pura casualità? Chiara la risposta : pura casualità...però che casualità!) il testo è stato scritto utilizzando i fonemi come suono strumentale con lo scopo di elevare al massimo grado il “melisma”, rimuovendo la distrazione, se si può chiamare tale, delle parole.
ADIEMUS
IN CAELUM FERO
AMATE ADEA
TINTINNABULUM
CANTUS ITERATUS
KAYAMA
IN CAELUM FERO
AMATE ADEA
TINTINNABULUM
CANTUS ITERATUS
KAYAMA
ed ecco il video
(anche questo con gli alberi con la canzone, oramai a tutti gli effetti il "nostro inno")
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