mercoledì 27 maggio 2009

Un anno in 40 secondi
Un video di Eirick Solheim

One year in 40 seconds from Eirik Solheim on Vimeo.

Se fosse così semplice
Architetti della motosega, pseudogiardinieri, direttori di cantieri e creatori di ordine e sicurezza ricordatevi che un albero è fatto di rami e bellezza. Una volta che questi vengono tagliati, moncati, mutilati, l'albero perde la forma e il suo carattere che non ritornerà mai più come prima.
Che questo video impossibile (perché montato all'incontrario) dal titolo
"If only it were this easy"
sia un'occasione per riflettere ed iniziare a rispettare gli alberi e la loro bellezza.
La musica è "Opus 36" di Dustin O'Halloran

lunedì 25 maggio 2009

Tenemos recuerdos mi arbol y yo
Altra canzone dedicata agli alberi che si chiama
"Mi arbol y yo".
Stavolta siamo in Argentina e ad eseguirla è
Alberto Cortez
cantante ed autore nato l'11 marzo del 1940 a Rancul.
La storia narra dell'albero piantato dal padre quando lui bimbo aveva appena cinque anni
e poi della loro crescita parallela e del loro rincontro a distanza di tanti anni.

Mi madre y yo lo plantamos en el límite del patio
donde termina la casa.Fue mi padre quien lo trajo,
yo tenía cinco años y él apenas una rama.
Al llegar la primavera,abonamos bien la tierra y lo cubrimos de agua;
con trocitos de madera,hicimos una barrera para que no se dañara.
Mi árbol brotó...mi infancia pasó...
Hoy bajo su sombra
que tanto creció...tenemos recuerdos
mi árbol y yo.
Con el correr de los años,con los pantalones largos
me llegó la adolescencia.Fue a la sombra de mi árbol,una siesta de verano,
cuando perdí la inocencia.
Luego fue tiempo de estudio,con regresos a menudo
pero con plena conciencia
que iniciaba un largo viaje,sólo de ida el pasa
jey así me ganó la ausencia.
Mi árbol quedó y el tiempo pasó...
Hoy bajo su sombra
que tanto creció...tenemos recuerdos
mi árbol y yo.
Muchos años han pasado y por fin he regresado
a mi terruño querido.En el límite del patio,
allí me estaba esperando,como se espera a un amigo.
Parecía sonreírme,como queriendo decirme:""Mira, estoy lleno de nidos"
"...Ese árbol que plantamos
hace tantos, tantos años,siendo yo apenas un niño.
Aquel que brotó
y el tiempo pasó....
Mitad de mi vida
con él se quedó.
Hoy bajo su sombra
que tanto creció....
Tenemos recuerdos...Mi árbol y yo.

sabato 23 maggio 2009

Abbracciare gli alberi
Mille buone ragioni per piantarli e difenderli

Giuseppe Barbera

E' uscito da qualche giorno in Libreria il nuovo libro del "mitico" Giuseppe Barbera , professore ordinario di Colture Arboree all'Università di Palermo, e già autore di "Tutti frutti" testo fondamentale per ciò che riguarda la Cultura dell'Albero. "Abbracciare gli alberi " questo è il suo titolo . E' stato pubblicato nella collana "Strada blu" da Mondadori e costa 17 Euro. Noi l'abbiamo letto e lo consigliamo a tutti gli amici degli alberi. Postiamo alcune note di presentazione del libro. Cliccando invece sulla copertina potete sfogliarne e leggerne una piccola parte.

"Abbracciare gli alberi" significa, in senso letterale ma anche metaforico, ritrovare il giusto equilibrio con il nostro ambiente, significa piantarli, coltivarli, difenderli per tutto quello che rappresentano e quello che danno alla nostra civiltà e al nostro benessere individuale. Significa imparare, in modo molto concreto, a farli crescere nel proprio giardino o sul proprio balcone, accompagnati dalle storie e dai segreti sulla loro vita che un grande agronomo siciliano ha raccolto in una vita di studio e di lavoro. Significa anche impossessarsi di nuovo di quell'arte di cui i nostri nonni erano maestri e che noi abbiamo dimenticato: la capacità di riconoscerli, di distinguerli, di raccoglierne i frutti e di farne una fonte di ricchezza concreta. In un momento storico di forte allarme ambientale e di grande preoccupazione economica, Giuseppe Barbera ci insegna cosa dobbiamo fare per appropriarci di tutta la forza e le virtù di una grande risorsa della natura, di un amico profondo dell'uomo, di un fattore di energia, sicurezza e tranquillità: gli alberi. Un grande libro fatto di piccole storie, di racconti che appartengono all'origine della civiltà ma anche di consigli e segreti per coltivare piante meravigliose e circondare la propria vita di salute, forza e bellezza.
Milioni di anni fa siamo scesi dagli alberi, per poi passare gran parte del nostro tempo a tagliarli o bruciarli. Da diecimila anni abbiamo anche imparato a piantarli e ad accompagnarne la crescita, ma lo abbiamo fatto sempre di meno. E adesso che avremmo bisogno di loro per mantenere gli equilibri ecologici, ci accorgiamo che sono troppo pochi. Il rapporto tra gli organismi più evoluti del regno animale e quelli del regno vegetale non è stato equo, perché noi (che ci siamo nominati Sapiens o addirittura Sapiens Sapiens) abbiamo già tagliato almeno la metà delle foreste del pianeta, nonostante i loro alberi abbiano reso il suolo fertile e l'aria respirabile, mitigato gli eccessi del clima, fornito legna, frutti, ombra, bellezza per mille usi indispensabili e piacevoli. "Ci sono molte buone ragioni per abbracciare gli alberi, e Giuseppe Barbera ce le mostra tutte, oltre a offrirci una vera e propria guida per piantarli e proteggerli. "Oggi molti credono - e moltissimi lo hanno creduto in passato - che attraverso questo gesto alberi e uomini entrino in comunicazione. Il senso del sacro è nato proprio al cospetto degli alberi, osservando la loro capacità di andare oltre i limiti angusti della primitiva percezione: le radici in fondo alla terra e le chiome che si perdono nel cielo, la vita che rinasce ogni primavera dopo che è sembrata terminare in autunno. Si può poi andare oltre l'abbraccio e manifestare in modo più profondo e concreto le ragioni della riconoscenza e dell'alleanza. Per esempio proteggendo gli alberi da inutili tagli e incendi, seminandoli o piantandoli nei boschi o lungo le strade, coltivandoli con cura, difendendone la crescita, mantenendo il posto che si sono conquistati nell'immaginario e nelle arti. Nel prossimo futuro gli alberi torneranno molto utili: nelle strategie internazionali è a loro demandato un ruolo decisivo nel contenimento dell'effetto serra, nella lotta alla fame e alla desertificazione. Piantarli e difenderli non è, quindi, solo affare degli arboricoltori, ma di chiunque abbia a cuore le sorti del pianeta e delle generazioni future."


lunedì 18 maggio 2009

Tandaradei
Ormai è imminente lo spettacolo profumato e suadente della fioritura dei Tigli. Tra qualche giorno le città oramai accompagnate dallo smog e dal traffico saranno pervase dall'odore dolce e inebriante dell'albero dalle grandi foglie verdi e cordate e apportatore di ombra. Ne omaggiamo la sua storia antica attraverso due canzoni e video che si rifanno alla poesia "Under the linden" del poeta medievale tedesco Walther von der Vogelweide ( 1170 circa - 1230 circa).
Signore e Signori
lo spettacolo della fioritura dei Tigli sta per iniziare.
Partecipate numerosi, l'ingresso è gratuito!



«Under der linden an der heide,
dâ unser zweier bette was,
dâ mugt ir vinden schône beide
gebrochen bluomen unde gras.
vor dem walde in einem tal,
tandaradei,
schône sanc diu nahtegal.
Ich kam gegangen zuo der ouwe,
dô was mîn friedel komen ê
dâ wart ich enpfangen, hêre frouwe,
daz ich bin sælic iemer mê.
kuster mich? wol tûsent stunt,
tandaradei,
seht wie rôt mir ist der munt.
Dô hât er gemachet alsô rîche
von bluomen eine bettestat.
des wirt noch gelachet inneclîche,
kumt iemen an daz selbe pfat.
bî den rôsen er wol mac,
tandaradei,
merken wâ mirz houbet lac.
Daz er bî mir læge, wessez iemen
(nû enwelle got!), sô schamt ich mich.
wes er mit mir pflæge,
niemer niemen
bevinde daz wan er und ich
und ein kleinez vogellîn,
tandaradei
,daz mac wol getriuwe sîn.»
"Sotto il tiglio presso il prato là era il nostro giaciglio,
là potrete trovare belli insieme fiori rotti ed erba.
Davanti al bosco, in una valle,
tandaradei,
tanto bene cantava l'usignolo.
Camminando arrivai al prato: là era giunto il mio amore.
E là venni accolta così felicemente che ne sono sempre più estasiata.
Mi baciò? Oh, per mille ore!
tandaradei,
Guardate com'è rossa la mia bocca!
Là egli aveva costruito,quanto ricco di fiori, un giaciglio.
Riderà di cuore tra sé chi passi da quello stesso sentiero.
Presso le rose potrà,
tandaradei,
scorgere dove giaceva il mio capo.
Lui giacque con me.
Lo venisse a sapere qualcuno (non voglia così Dio)ne avrei vergogna.
E nessuno sappia mai quello ch’ha curato far con me,
a parte io e lui e un piccolo uccellino
tandaradei,
che certamente sarà fedele."

martedì 12 maggio 2009

Musica per l'Orto
Domenica 17 maggio 2009
Orto Botanico di Parma Via Farini 90




Musica per l’Orto
una giornata di arte e scienza per sostenere l’Orto Botanico di Parma

Il programma
10.00 – 19.30
Arte per l’Orto
“Ortistica”, esposizione di tavole originali di Gianluca “Fogliazza” Foglia.
10.00 – 19.30
Arte per l’Orto
Esposizione di scultura e installazioni, opere di Carolina Montagna, Valentina Ferrari, Gabriele Montani e Laura Saltini.
10.30 – 19.00
Scienza per l’Orto
Visite guidate all’Orto Botanico, a cura di Anna Maria Cristina Antoniotti e Corrado Zanni.
10.30 – 20.00
Musica per l’Orto
Chiara Castellucchio, Christophe Wolff, Coro Quod Libet, David Carlander, Didier Verloo, Djien Liem, Duo Alchimia, Duo Melani Di Cagno, Enrica & Caterina, Eszter Vereszki, Francesca Cassinari, Giulio Alessandro Bocchi, JL Dorne, JP Brower, Lucio Yun, Maria Chiara Petrolini, Old Shoes, La Santa Caos, Silvia D'Onofrio.
11.00 – 11.30
Concerto d’apertura
“Ortogonale” con Francesco Camattini e Alessandro Sgobbio, voce, chitarra e pianoforte.
17.15 – 17.30
L’Orto dei piccoli
Spettacolo comico musicale a sorpresa del Teatro Necessario.
17.30 – 18.00
L'Orto dei piccoli
“La tribù della tartaruga”, visita guidata speciale sulle tracce di Va-lentina.
18.00 – 18.30
L’Orto dei piccoli
“La principessa della Luna”, favola in musica con Alessandro Nidi, pianoforte e voce.
L’ingresso all’Orto Botanico è gratuito

All’ingresso dell’Orto sarà posizionato un banchetto dove i volontari potranno illustrare al pubblico la nascente Associazione “Amici dell’Orto Botanico di Parma”.

Organizzazione
Orto Botanico dell’Università degli Studi di Parma
Associazione “Amici dell’Orto Botanico di Parma”
Info: IAT Parma 0521-218889 Orto Botanico di Parma 0521-233524

giovedì 7 maggio 2009

Gli alberi, amici silenziosi dell'uomo
San Casciano (Fi)
Domenica 10 Maggio 2009
" Alberi, amici silenziosi dell'uomo" è l'evento organizzato da Monica Cerri
con il patrocinio del Comune di San Casciano Val di Pesa in'occasione della Sesta edizione della Mostra Mercato Florivivaistica "Rose, pane e vino"
alle ore 16
presso la Biblioteca Comunale
Via Roma 37
Antimo Palumbo
Storico degli alberi
terrà una conferenza dal titolo
"Gli alberi delle facce...degli alberi"
Il castagno predicatore foto di Lucilla Lauricella

Nell'incontro gratuito lo scrittore e storico degli alberi racconterà storie, informazioni ed aneddoti su 12 alberi che fanno parte della mostra "Le facce degli alberi" di Lucilla Lauricella che verrà esposta nella stessa giornata con orario 9/13 - 15/19 .