Abbracciare gli alberi
Mille buone ragioni per piantarli e difenderli
Giuseppe Barbera
E' uscito da qualche giorno in Libreria il nuovo libro del "mitico" Giuseppe Barbera , professore ordinario di Colture Arboree all'Università di Palermo, e già autore di "Tutti frutti" testo fondamentale per ciò che riguarda la Cultura dell'Albero. "Abbracciare gli alberi " questo è il suo titolo . E' stato pubblicato nella collana "Strada blu" da Mondadori e costa 17 Euro. Noi l'abbiamo letto e lo consigliamo a tutti gli amici degli alberi. Postiamo alcune note di presentazione del libro. Cliccando invece sulla copertina potete sfogliarne e leggerne una piccola parte.
"Abbracciare gli alberi" significa, in senso letterale ma anche metaforico, ritrovare il giusto equilibrio con il nostro ambiente, significa piantarli, coltivarli, difenderli per tutto quello che rappresentano e quello che danno alla nostra civiltà e al nostro benessere individuale. Significa imparare, in modo molto concreto, a farli crescere nel proprio giardino o sul proprio balcone, accompagnati dalle storie e dai segreti sulla loro vita che un grande agronomo siciliano ha raccolto in una vita di studio e di lavoro. Significa anche impossessarsi di nuovo di quell'arte di cui i nostri nonni erano maestri e che noi abbiamo dimenticato: la capacità di riconoscerli, di distinguerli, di raccoglierne i frutti e di farne una fonte di ricchezza concreta. In un momento storico di forte allarme ambientale e di grande preoccupazione economica, Giuseppe Barbera ci insegna cosa dobbiamo fare per appropriarci di tutta la forza e le virtù di una grande risorsa della natura, di un amico profondo dell'uomo, di un fattore di energia, sicurezza e tranquillità: gli alberi. Un grande libro fatto di piccole storie, di racconti che appartengono all'origine della civiltà ma anche di consigli e segreti per coltivare piante meravigliose e circondare la propria vita di salute, forza e bellezza.
Milioni di anni fa siamo scesi dagli alberi, per poi passare gran parte del nostro tempo a tagliarli o bruciarli. Da diecimila anni abbiamo anche imparato a piantarli e ad accompagnarne la crescita, ma lo abbiamo fatto sempre di meno. E adesso che avremmo bisogno di loro per mantenere gli equilibri ecologici, ci accorgiamo che sono troppo pochi. Il rapporto tra gli organismi più evoluti del regno animale e quelli del regno vegetale non è stato equo, perché noi (che ci siamo nominati Sapiens o addirittura Sapiens Sapiens) abbiamo già tagliato almeno la metà delle foreste del pianeta, nonostante i loro alberi abbiano reso il suolo fertile e l'aria respirabile, mitigato gli eccessi del clima, fornito legna, frutti, ombra, bellezza per mille usi indispensabili e piacevoli. "Ci sono molte buone ragioni per abbracciare gli alberi, e Giuseppe Barbera ce le mostra tutte, oltre a offrirci una vera e propria guida per piantarli e proteggerli. "Oggi molti credono - e moltissimi lo hanno creduto in passato - che attraverso questo gesto alberi e uomini entrino in comunicazione. Il senso del sacro è nato proprio al cospetto degli alberi, osservando la loro capacità di andare oltre i limiti angusti della primitiva percezione: le radici in fondo alla terra e le chiome che si perdono nel cielo, la vita che rinasce ogni primavera dopo che è sembrata terminare in autunno. Si può poi andare oltre l'abbraccio e manifestare in modo più profondo e concreto le ragioni della riconoscenza e dell'alleanza. Per esempio proteggendo gli alberi da inutili tagli e incendi, seminandoli o piantandoli nei boschi o lungo le strade, coltivandoli con cura, difendendone la crescita, mantenendo il posto che si sono conquistati nell'immaginario e nelle arti. Nel prossimo futuro gli alberi torneranno molto utili: nelle strategie internazionali è a loro demandato un ruolo decisivo nel contenimento dell'effetto serra, nella lotta alla fame e alla desertificazione. Piantarli e difenderli non è, quindi, solo affare degli arboricoltori, ma di chiunque abbia a cuore le sorti del pianeta e delle generazioni future."
Nessun commento:
Posta un commento