mercoledì 27 ottobre 2010
domenica 24 ottobre 2010
Il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo
giovedì 21 ottobre 2010
Ancora alberi protagonisti di film, stavolta tocca ad un Ficus macrophylla, dalla grande chioma e dal tronco sinuoso e straordinario, attore principale nel film "L'arbre" della regista francese Julie Bertuccelli, nata il 12 Febbraio del 1968 e figlia del regista Jean-Louis. Il film, una coproduzione franco-australiana, tratto dal libro "Our Father Who Art in the Tree" di Judy Pascoe, ("avrei voluto portare sul grande schermo un altro romanzo con un albero protagonista "Il barone rampante" di Italo Calvino, ma i diritti erano bloccati. Così quando mia cugina mi ha ha regalato il libro della Pascoe, ho capito subito di aver trovato la mia storia e non mi sono fatta sfuggire l'occasione") è stato girato nel Queensland , la regione a nord-est dell'Australia dalla quale sono giunte diverse nuove specie di alberi in Europa. Presentato quest'anno fuori concorso al Festival di Cannes, non è ancora uscito in Italia. Questa la trama: da quindici anni la vita di Dawn (Charlotte Gainsbourg) Peter O'Neil e dei loro quattro figli scorre felice in un quartiere residenziale della periferia australiana, dove abitano in una grande casa nel cuore di uno splendido paesaggio. Un giorno però improvvisamente Peter muore per un attacco cardiaco, proprio sotto gli occhi dei suoi cari al volante dell'auto di famiglia. Questo evento andrà a modificare profondamente l'armonia familiare, in particolare quella di Dawn, distrutta psicologicamente e incapace di gestire la casa. Dal canto suo Simone (Morgana Davies), la figlia più piccola di otto anni, metabolizza lo choc della perdita del padre convincendosi che i mormorii che sente provenire dal Ficus macrophylla indichino che il suo genitore si sia reincarnato nell'albero. Confida questa sua convinzione alla madre, "è il nostro segreto", la quale si lascia poco a poco convincere. Le due cominciano a parlare con l'albero, trovando così sollievo alla loro tristezza: "bisogna scegliere se essere felici o tristi, e io ho scelto di essere felice", spiega Simone alla sua migliore amica. Mentre Dawn ricomincia gradatamente a vivere, il Ficus cresce sempre di più invadendo con le sue radici e i suoi rami la casa dei vicini (i cattivi del film) e Dawn diventa consapevole che dovrà prendere una decisione che cambierà la loro vita per sempre. Curiosi di vederlo appena uscirà in Italia (sembrerebbe che alla fine del film l'albero debba essere tagliato, non quello vero che speriamo godi ottima salute) postiamo il trailer in lingua inglese e un breve estratto di un intervista fatta alla regista da Fabien Lemercier di Cineuropa e che riguarda il suo rapporto con l'albero protagonista del film.
"Abbiamo sempre cercato di restare sul filo tra realismo e immaginario, di non cadere mai nel fantastico, mantenendo un piccolo dubbio. Non si sente la voce del padre, ma piccoli mormorii che possono creare questo dubbio. Possiamo pensare che sia il vento o un ramo secco caduto nel letto della madre mentre lei bacia un altro uomo. E' questa ambivalenza che mi interessava. Come nella vita vi siano dei segni, cose che succedono e che possono essere interpretate come si vuole, giacché ci sono persone più o meno mistiche. Con il capo operatore Nigel Bluck, abbiamo cercato di filmarlo come un vero personaggio. Non si trattava di fare dell'antropomorfismo e del fantastico, ma solo di trovare la distanza, perché cambia carattere: passa dall'essere un albero accogliente, avvolgente e confortante a un albero che invade, che fa quasi paura e maltratta la famiglia. Bisognava trovare diversi modi per filmarlo, e poi c'è stato il lavoro di montaggio che François Gédigier ha fatto egregiamente. Anche il suono è stato fondamentale per dare all'albero la sua vita e il suo mistero."
martedì 19 ottobre 2010
Torniamo a parlare di canzoni dedicate agli alberi, riprendendone una famosa, già trattata nel post Querce, amori e nastri gialli del 3 Febbraio 2009 , che si chiama "Tie a yellow ribbon round the old oak tree" scritta da Irwin Levine e L.Russell Brown e portata per la prima volta al successo dal gruppo di Tony Orlando and Dawn. Questa canzone, eseguita negli anni da diversi cantanti e gruppi, racconta la storia di un "lui" che ritorna dopo tanto tempo nella sua città e per scoprire se la "lei" è ancora innamorata le scrive chiedendole di mettere, nel caso affermativo, un nastro giallo intorno alla vecchia quercia sotto la quale era nato il loro amore. La versione che postiamo oggi è quella colombiana di Jimmy Salcedo, cantante e presentatore molto popolare nel suo paese, nato nel 1944 e scomparso nel 1992 a soli quarantotto anni. In questa versione intitolata "Amarra una cinta", con la traduzione dall'inglese allo spagnolo, avvengono dei cambiamenti sostanziali : la quercia diventa un cedro (probabilmente perchè in centro america è più facile trovare cedri che querce) e il nastro giallo diventa color cremisi, (e questo forse per una migliore sonorità e avere una rima migliore nel ritornello).Giallo o cremisi, quercia o cedro, quindi ? A voi la scelta e buon ascolto.
sabato 16 ottobre 2010
E' partita in Italia e in America (ma anche in altre parti del mondo come la Russia e il Giappone) la stagione del foliage, la spettacolare colorazione verso il rosso e il giallo che producono le foglie di alcuni alberi decidui (Aceri, Pioppi, Frassini, Ontani, Betulle, ma anche Liquidambar e Parrotia persica). In attesa della nostra visita del 1 Novembre agli aceri di Alessandro Biagioli a Borgo Quinzio facciamo omaggio alla pratica del foliage con : 1-un articolo tratto da "Meteo Sicilia" che ci da maggiori informazioni sul foliage; 2- un video che ci illustra le splendide immagini di foliage nel Massachuttes; 3-un elenco con link ai dieci siti più famosi in America per assistere al foliage stilato da Shermans travel; 4-il link al bollettino "meteo-foliage" del Maine. Per chi volesse perdersi invece nel foliage italiano (lo spettacolo è iniziato da pochi giorni) gli specialisti consigliano l'appenino tosco-emiliano e in particolare la Statale del Brennero, o SS12 ( che ha origine a Pisa, prosegue verso nord a San Giuliano Terme e poi verso Lucca per passare il Passo dell'Abetone ed arrivare in Emilia Romagna) e la via Porrettana, o SS64 (che unisce Pistoia a Ferrara). Ricordiamo infine che, oltre all'osservazione, la pratica del foliage consiste anche nel trovare, conservare e scambiarsi foglie dai colori e forme particolarmente pregiate, delle opere d'arte prodotte dalla casualità della natura.
Il foliage
Top ten dei siti secondo Shermans travel dove si può assistere al Foliage in America
Questo invece il Bollettino meteo-foliage del Maine's Official Fall Foliage
venerdì 15 ottobre 2010
mercoledì 6 ottobre 2010
Terzo anno Borgo Quinzio (Rieti)
Lunedì 1 Novembre 2010
L'Associazione Adea amici degli alberi
tratto da
"Abbracciare gli alberi"di Giuseppe Barbera