domenica 19 dicembre 2010
mercoledì 15 dicembre 2010
lunedì 13 dicembre 2010
1 COME POTREI NON SALUTARE quella piccola forma, a dire il vero ha poca forma se non riposta principalmente in quello che sarà, da tenersi appena tra i polpastrelli del pollice e dell’indice, quasi a stringere un pisello, un cece o un capezzolo, sempre che il nostro intento sia quello di afferrarla. Piccola forma che unita alle altre sue simili, diviene individuo di una nuova società. Una nuova società? Nuova, giovane e rinnovata! Essa spunta adagiata, assonnata e risvegliata, sola, ma in buona compagnia delle sue sorelle e amiche, con le quali vivrà per tutto il suo tempo. Insignificante e in letargo al principio, sviluppata e formata poi. La forma e il colore! Dal bianco, che è un colore, al rosa, al verdino. Esse sono estremità ancora in boccio, da cui si sviluppano le foglie o i fiori: future fronde, prossimi frutti. Giovani amiche, mute, si modellano, si configurano, si assomigliano.
2 COME POTREI NON SALUTARE l’insieme di coloro che discendono da un unico stipite: quello è un ramo cadetto della nostra famiglia. Biforcazione di fiume, lago o strada. Di scienza, arte o disciplina: la logica è un ramo della filosofia. Branca, filone o propaggine: avere un ramo di pazzia, non esser del tutto savio. Il “ramo” si è donato generosamente nel linguaggio, come un braccio, come un abbraccio.
3 COME POTREI NON SALUTARE gli alberi urbanizzati dei nostri viali, di sovente forzatamente impiegati come perno del nostro pattume, mentre essi ci urlano nel loro divino mutismo: -Io sono un albero, non un cassonetto!- I nostri sudici mozziconi di sigaretta, sbavati dalle nostre ripugnanti mucose, sferzati alla base di quei magnifici tronchi d’albero. Le nostre case belle e accoglienti e la natura da lordare. Misericordia!
4 COME POTREI NON SALUTARE gli alberi che vediamo correre senza muovere le gambe dal finestrino del treno. Maestosi, solitari, belli. Sculture di ottima fattura, scolpite come per capriccio e sempre pronti a farsi leggere come versi di poesia. Essi sono i nostri più cari e leali amici. Ci pompano i polmoni, mettendoci al riparo dalle insolazioni. Ci viene detto anche in prima elementare.
5 COME POTREI NON SALUTARE gli alberi sotto forma di foresta, dalla cifra planetaria. Tesoro, che non vi è parola per definirne il valore, se non quando nel distruggerlo contiamo i poveri centesimi che ci rimangono. Accecati dalla furia di carbonizzare tutto e tutti come le ondate devastatrici di Tamerlano, tutto arde, crepita, scricchiola e si polverizza.
6 COME POTREI NON SALUTARE quegli alberi, che formavano i primi fondali dei teatri greci, quando i conflitti umani si nobilitavano al cospetto della natura vera; tutto diveniva credibile. Alberi che divenivano luoghi, regni o Olimpo. Fondali e quinte fino ai ciliegi della Liubòv Andriéievna Raniévskaia e poi Adolphe Appia spazzò via tutto. Il teatro è connaturato nel legname, profumato e dorato.
7 COME POTREI NON SALUTARE la memoria dell’albero di Anna Frank, che con la sua alta cima, mostrandosi appena dall’alto, spogliandosi e rinverdendosi, la rassicurava regalandole il dono del senso del tempo. Ora da quell’albero morto nel mese di Agosto 2010, vi è una discendenza di decine di giovani piante. Coloro che ci annoiano, vantando ascendenze illustri, avranno progenitori di tale levatura?
8 COME POTREI NON SALUTARE il ciclo delle stagioni, fondamentali per ogni sano equilibrio, segnato da quella straordinaria clessidra, che è la foglia caduca. Foglie dal carattere effimero e passeggiero, dalla vita breve, quasi quanto quella delle farfalle, a rammentarci saggiamente, che tutto ha un inizio e una fine.
9 COME POTREI NON SALUTARE quegli alberi divenuti ceppi, per decapitarvi i condannati a morte. Forzati alla complicità, benché gli alberi non avessero mai espresso una loro scelta in favore della pena capitale. Intrisi di inutile sangue umano, quei poveri ceppi sono in balìa di disturbi della personalità.
martedì 7 dicembre 2010
lunedì 6 dicembre 2010
Organizzato dall'Associazione Bosques sin Fronteras e dalla Fundación Biodiversidad, si è svolto il 19 Novembre 2010 in Spagna il premio Bosques y Árboles del Año che ha visto vincere nella categoria "Albor gigante" lo stupendo e secolare esemplare di Eucalyptus globulus , chiamato più familiarmente Abuelo de Chavín (O Avó), il nonno di Chavin. Quest'albero straordinario dalle dimensioni eccezionali ( 71,40 metri di altezza per 10, 5 metri di circonferenza), uno degli alberi più alti d'Europa e (per rapporto altezza e circonferenza -72,5 metri cubi) l'albero più grande della Spagna, si trova in Galizia nel nord Ovest della Penisola Iberica, nel Monumento Naturale del Souto da Retorta nei pressi della città di Viveiro e facilmente raggiungibile da Lugo e Santiago de Compostela. L'Abuelo di Chavin fu piantato nel 1880 grazie a dei semi importati direttamente dall'Australia dal monaco benedettino Rosendo Salvado, di Tuy (Pontevedra), che si era spostato nel continente australe per svolgere la sua attività evangelizzatrice. Oggi nonostante l'azione fitofaga di un coleottero il Gonipterus scutellatus (sono le sue larve che si nutrono delle foglie) che lo vede seriamente attaccato sembra portare i suoi 130 anni di vita con orgoglio e fierezza. Postiamo un video nel quale potrete rendervi conto della sua grandezza.
lunedì 29 novembre 2010
lunedì 22 novembre 2010
P.S. Nelle schede dedicate alla Michelia è scritto che il nome di quest'albero deriva dal botanico italiano Pietro Mecheli (1670- 1737) mentre noi sappiamo (visto che è uno dei nostri botanici preferiti) che il suo nome corretto è Pier Antonio Micheli e il suo anno di nascita è il 1679. Se qualcuno può segnalare tale refuso agli autori (magari con una mail) forse saranno contenti di fare tale correzione, a tutto vantaggio dell'Italia, dei botanici italiani e della sua cultura degli alberi.
Nella foto un bronzo di Auguste Rodin che si trova al Cantor Arts Center della Stanford Univerity
sabato 20 novembre 2010
di tutti gli alberi d'Italia.
domenica 14 novembre 2010
ARBOR
Promosso e sostenuto da
Municipio Roma centro Storico - Politiche Culturali
Comune di Roma - Vice Presidenza Consiglio Comunale
Mostra a cura di Maurizio Calvesi
Progetto ideato da Marco Calì Zucconi
ore 17.00
Mostra d'Arte:
Inaugurazione alla presenza del Critico Maurizio Calvesi, della Delegata alle Politiche Culturali del Municipio Roma Centro Storico Anna Lisa Secchi e del Vicepresidente del Consiglio Comunale Mirko Coratti.
Artisti invitati: Marco Calì Zucconi, Teresa Coratella, Alessandra Giovannoni, Serge Ubertì.
ore 17.30
Conferenza
" L'albero nel vissuto umano"
Relatori :
Lorenzo Parlati (Presidente Legambiente Lazio)
Fulco Pratesi (Presidente onorario WWF)
Maurizio Calvesi ( Critico d'arte)
Giuseppe Barbera (Università Palermo, Dipartimento Colture Arboree)
Marco Gisotti (Direttore Modus vivendi)
Antimo Palumbo (Storico degli alberi)
Salvatore G.B. Grimaldi (Direttore Ass. Aci&Galatea)
Marco Calì Zucconi (Presidente Ass. Il Cuore).
ore 19.45
Concerto da Camera
"Vox arboris"
a cura di Sauro Berti e Ignacio Ceballo Martin dell'Orchestra del Teatro dell'Opera di Roma.
lunedì 8 novembre 2010
10.40- 11.00 - La storia dell’Orto Botanico di Roma.
11.00- 13.30 - Due dozzine di alberi esatte - prima parte.
13.30- 14.00 - Pranzo al sacco al Giardino giapponese
14.00- 15.30 - Due dozzine di alberi esatte - seconda parte.
L’appuntamento è davanti all’ingresso dell’Orto Botanico in Largo Cristina di Svezia 24. Per iscriversi è necessario un sms di conferma ( entro le 21 del venerdì) al numero 339/762.50.85 o un messaggio alla segreteria telefonica del 06/43.86.318. La partecipazione all’incontro è riservata ai soci dell’Associazione Adea amici degli alberi con due modalità : Soci ordinari (tessera rossa): contributo di 5 euro e tessera gratuita + biglietto d’ingresso dell’Orto 4 Euro. Soci sostenitori (tessera verde): tessera annuale 30 euro, partecipazione all’ incontro gratuita, biglietto d’ingresso all’Orto 4 Euro.
mercoledì 3 novembre 2010
Va a avanti a ritmo serrato l'organizzazione della prima edizione della "Giornata Nazionale dell'Albero" promossa dal Ministero dell'Ambiente della Tutela del Territorio e del Mare che si svolgerà Domenica 21 Novembre 2010. Dopo aver inserito il logo e già dato la notizia nel post del 24 Ottobre, oggi postiamo il manifesto ufficiale, un manifesto, ben fatto graficamente, che sarebbe bene condividere e far girare più possibile in rete. Ricordiamo che nella Giornata Nazionale dell'Albero verranno messi a dimora (secondo un numero di alberi proporzionale ai nati nella fascia di appartenenza del singolo Comune sulla base della popolazione residente) diverse migliaia di alberi in tutta Italia. Possono aderire alla piantumazione (che secondo gli organizzatori dovrà essere effettuata, in terreni che abbiano un particolare valore sotto il profilo dei temi cardini prescelti: la lotta all’illegalità e la cura del territorio per contrastare il dissesto idrogeologico) i Comuni, le Scuole e le Comunità Montane che ne facciano richiesta ma attenzione perché per i moduli di adesioni vanno spediti entro e non oltre il 10 novembre 2010.
mercoledì 27 ottobre 2010
domenica 24 ottobre 2010
Il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo
giovedì 21 ottobre 2010
Ancora alberi protagonisti di film, stavolta tocca ad un Ficus macrophylla, dalla grande chioma e dal tronco sinuoso e straordinario, attore principale nel film "L'arbre" della regista francese Julie Bertuccelli, nata il 12 Febbraio del 1968 e figlia del regista Jean-Louis. Il film, una coproduzione franco-australiana, tratto dal libro "Our Father Who Art in the Tree" di Judy Pascoe, ("avrei voluto portare sul grande schermo un altro romanzo con un albero protagonista "Il barone rampante" di Italo Calvino, ma i diritti erano bloccati. Così quando mia cugina mi ha ha regalato il libro della Pascoe, ho capito subito di aver trovato la mia storia e non mi sono fatta sfuggire l'occasione") è stato girato nel Queensland , la regione a nord-est dell'Australia dalla quale sono giunte diverse nuove specie di alberi in Europa. Presentato quest'anno fuori concorso al Festival di Cannes, non è ancora uscito in Italia. Questa la trama: da quindici anni la vita di Dawn (Charlotte Gainsbourg) Peter O'Neil e dei loro quattro figli scorre felice in un quartiere residenziale della periferia australiana, dove abitano in una grande casa nel cuore di uno splendido paesaggio. Un giorno però improvvisamente Peter muore per un attacco cardiaco, proprio sotto gli occhi dei suoi cari al volante dell'auto di famiglia. Questo evento andrà a modificare profondamente l'armonia familiare, in particolare quella di Dawn, distrutta psicologicamente e incapace di gestire la casa. Dal canto suo Simone (Morgana Davies), la figlia più piccola di otto anni, metabolizza lo choc della perdita del padre convincendosi che i mormorii che sente provenire dal Ficus macrophylla indichino che il suo genitore si sia reincarnato nell'albero. Confida questa sua convinzione alla madre, "è il nostro segreto", la quale si lascia poco a poco convincere. Le due cominciano a parlare con l'albero, trovando così sollievo alla loro tristezza: "bisogna scegliere se essere felici o tristi, e io ho scelto di essere felice", spiega Simone alla sua migliore amica. Mentre Dawn ricomincia gradatamente a vivere, il Ficus cresce sempre di più invadendo con le sue radici e i suoi rami la casa dei vicini (i cattivi del film) e Dawn diventa consapevole che dovrà prendere una decisione che cambierà la loro vita per sempre. Curiosi di vederlo appena uscirà in Italia (sembrerebbe che alla fine del film l'albero debba essere tagliato, non quello vero che speriamo godi ottima salute) postiamo il trailer in lingua inglese e un breve estratto di un intervista fatta alla regista da Fabien Lemercier di Cineuropa e che riguarda il suo rapporto con l'albero protagonista del film.
"Abbiamo sempre cercato di restare sul filo tra realismo e immaginario, di non cadere mai nel fantastico, mantenendo un piccolo dubbio. Non si sente la voce del padre, ma piccoli mormorii che possono creare questo dubbio. Possiamo pensare che sia il vento o un ramo secco caduto nel letto della madre mentre lei bacia un altro uomo. E' questa ambivalenza che mi interessava. Come nella vita vi siano dei segni, cose che succedono e che possono essere interpretate come si vuole, giacché ci sono persone più o meno mistiche. Con il capo operatore Nigel Bluck, abbiamo cercato di filmarlo come un vero personaggio. Non si trattava di fare dell'antropomorfismo e del fantastico, ma solo di trovare la distanza, perché cambia carattere: passa dall'essere un albero accogliente, avvolgente e confortante a un albero che invade, che fa quasi paura e maltratta la famiglia. Bisognava trovare diversi modi per filmarlo, e poi c'è stato il lavoro di montaggio che François Gédigier ha fatto egregiamente. Anche il suono è stato fondamentale per dare all'albero la sua vita e il suo mistero."
martedì 19 ottobre 2010
Torniamo a parlare di canzoni dedicate agli alberi, riprendendone una famosa, già trattata nel post Querce, amori e nastri gialli del 3 Febbraio 2009 , che si chiama "Tie a yellow ribbon round the old oak tree" scritta da Irwin Levine e L.Russell Brown e portata per la prima volta al successo dal gruppo di Tony Orlando and Dawn. Questa canzone, eseguita negli anni da diversi cantanti e gruppi, racconta la storia di un "lui" che ritorna dopo tanto tempo nella sua città e per scoprire se la "lei" è ancora innamorata le scrive chiedendole di mettere, nel caso affermativo, un nastro giallo intorno alla vecchia quercia sotto la quale era nato il loro amore. La versione che postiamo oggi è quella colombiana di Jimmy Salcedo, cantante e presentatore molto popolare nel suo paese, nato nel 1944 e scomparso nel 1992 a soli quarantotto anni. In questa versione intitolata "Amarra una cinta", con la traduzione dall'inglese allo spagnolo, avvengono dei cambiamenti sostanziali : la quercia diventa un cedro (probabilmente perchè in centro america è più facile trovare cedri che querce) e il nastro giallo diventa color cremisi, (e questo forse per una migliore sonorità e avere una rima migliore nel ritornello).Giallo o cremisi, quercia o cedro, quindi ? A voi la scelta e buon ascolto.
sabato 16 ottobre 2010
E' partita in Italia e in America (ma anche in altre parti del mondo come la Russia e il Giappone) la stagione del foliage, la spettacolare colorazione verso il rosso e il giallo che producono le foglie di alcuni alberi decidui (Aceri, Pioppi, Frassini, Ontani, Betulle, ma anche Liquidambar e Parrotia persica). In attesa della nostra visita del 1 Novembre agli aceri di Alessandro Biagioli a Borgo Quinzio facciamo omaggio alla pratica del foliage con : 1-un articolo tratto da "Meteo Sicilia" che ci da maggiori informazioni sul foliage; 2- un video che ci illustra le splendide immagini di foliage nel Massachuttes; 3-un elenco con link ai dieci siti più famosi in America per assistere al foliage stilato da Shermans travel; 4-il link al bollettino "meteo-foliage" del Maine. Per chi volesse perdersi invece nel foliage italiano (lo spettacolo è iniziato da pochi giorni) gli specialisti consigliano l'appenino tosco-emiliano e in particolare la Statale del Brennero, o SS12 ( che ha origine a Pisa, prosegue verso nord a San Giuliano Terme e poi verso Lucca per passare il Passo dell'Abetone ed arrivare in Emilia Romagna) e la via Porrettana, o SS64 (che unisce Pistoia a Ferrara). Ricordiamo infine che, oltre all'osservazione, la pratica del foliage consiste anche nel trovare, conservare e scambiarsi foglie dai colori e forme particolarmente pregiate, delle opere d'arte prodotte dalla casualità della natura.
Il foliage
Top ten dei siti secondo Shermans travel dove si può assistere al Foliage in America
Questo invece il Bollettino meteo-foliage del Maine's Official Fall Foliage
venerdì 15 ottobre 2010
mercoledì 6 ottobre 2010
Terzo anno Borgo Quinzio (Rieti)
Lunedì 1 Novembre 2010
L'Associazione Adea amici degli alberi
tratto da
"Abbracciare gli alberi"di Giuseppe Barbera
domenica 3 ottobre 2010
venerdì 24 settembre 2010
E' uscito il 3 marzo di quest'anno in Francia (ma non ancora in Italia) il film "L'Arbre et la Forêt" dei due registi Olivier Ducastel e Jacques Martineau con protagonisti Guy Marchand e Francoise Fabian. Oltre ai due bravissimi attori francesi è protagonista della storia un albero (sembrerebbe una splendida quercia centenaria) piantata in un'occasione particolare dal protagonista Frederick Muller, un taciturno silvicultore e appassionato di Wagner, che nasconde nell'ammirazione e amore per quest'albero da più di cinquant'anni un suo inconfessabile segreto. Questo film che ha ricevuto il premio Jean Vigo nel 2009 e già ha partecipato a diversi festival in Italia ( anche al Festival di Berlino di quest'anno nella sezione Panorama) è tratto dal libro autobiografico "Moi, Pierre Seel, déporté homosexuel". Postiamo il suo trailer in francese sperando che presto possa uscire nelle sale italiane. Questa la trama :
" Frédérick Muller è un tranquillo silvicultore alsaziano che per sessant’anni si è occupato di coltivare e accudire la foresta , composta da migliaia di ettari, patrimonio della sua famiglia. Ma uno di questi alberi, il più solenne, il più alto, il più solido, rappresenta il segreto, il grande segreto di Frédérick. Quando Frédérick era ventenne, la Francia era occupata dai nazisti nel 1943 viene internato nel campo di concentramento di Schirmeck in Alsazia, non però per il suo pensiero politico, come la tradizione della sua famiglia tramanda da più di cinquant'anni, ma per il fatto di essere omosessuale e per le applicazioni che le autorità francesi applicano nei confronti degli omosessuali riprendendo il paragrafo 175 del codice penale tedesco sulle discriminazioni e le deportazioni degli omosessuali. La ragione della sua deportazione rimane quindi segreta. Dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, Frédérick, terrorizzato da quanto aveva vissuto, vuole solo dimenticare e costruirsi una nuova vita. Sceglie così di sposarsi e costruirsi una famiglia. Alla morte del figlio maggiore Carlo, che conosceva la verità, però, non partecipa al suo funerale ma preferisce andare a trovare il suo albero. E a questo punto che nella famiglia, con abili colpi di scena dei registi Ducastel e Martineau, scatta la sua confessione..."
giovedì 23 settembre 2010
Giovedì 23 Settembre 2010.
Dalle ore 16:00 alle ore 17:30.
Venerdì 24 Settembre 2010.
Dalle ore 16:00 alle ore 19:00.
Sabato 25 Settembre 2010.
Dalle ore 11:00 alle ore 12:30.
Dalle ore 15:00 alle ore 20:00.
Sabato 2 Ottobre 2010.
Dalle ore 10:00 alle ore 16:00.
Domenica 10 Ottobre 2010.
Dalle ore 9:00 alle ore 14:00.
A Marrubiu nella Biblioteca Comunale dal 23 al 25 Settembre, e a Villaverde nella Chiesa di San Mauro dal 9 al 10 Ottobre, saranno inoltre visitabili le mostre "Libri d’Artista raccontano", un'esposizione d'arte a cura di Dušica Ivetić, e "Libri fatti ad arte" e "Naturambiente", mostre bibliografiche per bambini e ragazzi. L'orario di apertura delle mostre è dalle ore 16:00 alle ore 20:00.
domenica 12 settembre 2010
Vito Buccellato, bravissimo fotografo siciliano, sessantun'anni, in movimento tra Castellammare del Golfo (in provincia di Trapani) e Rimini è uno sperimentatore che attraverso le sue immagini in movimento, ci conduce all'interno degi esseri viventi e alle essenze che le abitano e le fanno fluire. Postiamo il suo video "L'anima degli alberi" Non a tutti gli alberi svelano la propria anima!" nel quale, con in sottofondo "La canzone dell'amore perduto" di Fabrizio De André ,vengono illustrate in sequenza alcune delle sue foto più importanti che riguardano gli alberi.
Vito Buccellato